Cosa fare quando la lavatrice non scarica l’acqua

La lavatrice è un elettrodomestico immancabile in ogni casa. Il suo avvento risalente a più di un secolo fa e da allora è stata in grado di cambiare completamente la nostra quotidianità, tanto da risultare davvero impossibile al giorno d’oggi esserne sprovvisti.

Pur avendo quest’ultima apportato alla nostra esistenza comodità e praticità, d’altra parte è pur sempre vero che richiede una manutenzione non indifferente. Con la lavatrice non si scherza: primo perché le affidiamo giorno dopo giorno i nostri capi – da quelli più comuni a quelli più pregiati – e in secondo luogo perché in caso di guasti sono davvero tante le cose che possono andare storto, come il rischio di finire letteralmente sotto acqua.

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Prevenire è perciò sempre meglio che curare, ma non sempre risulta possibile. Una delle eventualità più comuni è quella che l’acqua smetta di scaricare nel modo corretto.

Sarà capitato a tutti di vedere comparire strane scritte sul display o luci anomale ad intermittenza, e proprio perché il rischio che ciò si verifichi resta assai alto nonostante l’indiscusso progresso tecnologico occorso, bisogna sapervi far fronte.
Il primo istino sarebbe quello di contattare immediatamente un idraulico, ma nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di un inconveniente risolvibile entro le quattro mura domestiche; ovviamente a patto di sapere cosa fare e dove intervenire.

A seguire un breve vademecum da tenere a portata di mano in caso di verificarsi di questo tipo di anomalie .

Verificare il programma

Il primo dei vari step da compiere procedendo in ordine di gravità è quello di controllare il programma azionato. Nei modelli attuali di lavatrici e lavasciuga c’è l’imbarazzo della scelta in merito a funzioni e ognuna si distingue per passaggi particolari: dalla centrifuga extra all’ammollo, dal prelavaggio alla versione eco, si prestano a diverse temperature e soprattutto a tempistiche diversificate.

Per esempio molti dei programmi per capi delicati si caratterizzano per lunghi “tempi morti”, ossia momenti in cui – pur apparentemente non funzionando – l’acqua è ben visibile dentro il cestello. In questo caso nessun allarmismo, è molto probabile che il ciclo del lavaggio sia ancora in atto per cui non resta che attendere la sua conclusione.

Consultando il libretto delle istruzioni sarà addirittura possibile avere contezza della durata del processo selezionato ed avere quindi un quadro più chiaro dei passaggi intermediari previsti.

Controllare il filtro

Se tuttavia non dovesse trattarsi di una sola questione di scarsa confidenza con l’apparecchio, bisogna passare in rassegna una a una le componenti meccaniche più comunemente soggette a guasti.

A partire dal filtro. Il filtro rappresenta uno snodo importante per il vostro elettrodomestico a prescindere dall’annata, marca o modello. Quest’ultimo permette infatti il passaggio dell’acqua di lavaggio allo scarico, fornendo al contempo una solida barriera per le impurità e i corpi estranei potenzialmente dannosi. In poche parole il filtro filtra. E per questo motivo sono molte le cose che possono incastrarvisi determinando un malfunzionamento generale.

Al fine di accertarsene e risolvere l’inconveniente basta aprire la bocchetta d’accesso normalmente situata nella parte bassa frontale dell’elettrodomestico ed estrarlo. Una raccomandazione è però d’obbligo: armatevi di contenitori e stracci per raccogliere l’acqua di fuoriuscita al momento dell’estrazione.

Una volta constato lo stato del filtro, e dopo aver provveduto ad una pulizia (che tra l’altro dovrebbe essere ripetuta nel tempo e non solo prestata in caso di anomalia), reinserite il filtro e provate a selezionare la funzione di scarico.

La speranza è quella che a questo punto il tutto funzioni a dovere; se così non fosse bisogna allora passare al punto successivo.

Intervenire sullo scarico

L’acqua della lavatrice viene scaricata attraverso il tubo di scarico, il quale è collegato all’impianto idraulico. Se lo stesso dovesse risultare piegato, danneggiato o a sua volta ostruito, lo scarico non avverrà. Anche in questo caso il miglior consiglio è quello di non attendere il momento del verificarsi di danni evidenti per intervenire, ma se possibile accertare con continuità lo stato di usura della componente.

Prima di controllare il tubo di scarico va prima di tutto spenta la macchina dall’interruttore generale. Il tubo deve essere rivolto verso l’altro e privo di ostacoli; può capitare che si attorcigli a seguito dai movimenti causati dell’elettrodomestico bloccando di conseguenza il passaggio dell’acqua: in questo caso va semplicemente raddrizzato.

Altra eventualità frequente è quella dell’ostruzione a causa di oggetti rimasti nel bucato (monete, fazzolettini di carta, forcine per capelli) oppure a causa di sedimenti di sporcizia. In questo caso il tubo sarà da scollegare al fine di togliere l’ostruzione.

Importante è anche controllare che a essere bloccata non sia la linea dello scarico di casa: in tal caso non è più la lavatrice la responsabile del malfunzionamento, e va preservata da eventuali danni collaterali.

Ispezionare il condotto di scarico

Non meno importante della verifica del tubo è quella relativa alla conduttura, altro componente essenziale nel processo di scarico dell’acqua esausta. Tale condotto ha normalmente forma a fisarmonica e potrebbe essere a sua volta bloccato da eventuali materiali di passaggio (come i famigerati calzini che sembrano volatilizzarsi nel nulla!).

Ancora una volta potrebbe essere necessario provvedere ad adeguata sostituzione della parte.

L’incognita dell’elettrovalvola

E qui iniziamo ad entrare in campo tecnico. L’elettrovalvola è infatti una sorta di rubinetto elettrico che gestisce l’afflusso di acqua nel mezzo, e nel qual caso questa resti leggermente aperta ne causerà il continuo apporto anche nelle fasi conclusive del lavaggio.

Evidentemente in questa ipotesi non si tratta più di problemi di scarico, quanto di carico, e con ogni probabilità il software che la controlla va sostituito.

Troppo detersivo

L’esperienza insegna che se si dovesse formare troppa schiuma quando l’apparecchio è in funzione, questa potrebbe finire per compromettere la corretta esecuzione delle successive fasi di centrifuga e di scarico dell’acqua. Provvedi allora a smaltirla un po’ alla volta, anche a mezzo di tiraggio di ulteriore acqua, e solo quando ridotta a sufficienza sarà possibile riprendere con il ciclo da dove era stato interrotto.

Ovviamente conviene adoperare maggior parsimonia nei lavaggi successivi. Infine, in caso di problemi cronici o che esulano da semplici soluzioni fai-da-te, non resta altro che consultare un idraulico qualificato.

Sì perché per mettere le mani in pasta è necessario sapere quel che si fa, e in caso contrario vale la pena affidarsi a professionisti del settore. Se così non fosse, si rischierebbe di aggravare la situazione e quindi causare un esborso ancora maggiore.