Cosa lavare e cosa meglio non lavare in lavatrice

Al giorno d’oggi risulta decisamente impensabile non utilizzare la lavatrice per lavare ogni genere di capo, a volte esagerando e inserendo all’interno anche abiti decisamente troppo delicati che finiscono per essere danneggiati in maniera irrimediabile. Nonostante i moderni elettrodomestici posseggano una vasta gamma di funzioni diverse, molte delle quali compatibili con particolari situazioni, è necessario arrendersi al fatto che non tutto può essere lavato in questo modo, per evitare di rovinare il vestito ma anche la meccanica interna del dispositivo.

Il consiglio è quello di leggere attentamente le caratteristiche specifiche di ogni ciclo di lavoro, così da non commettere errori su materiali che non possono essere puliti all’interno del cestello. All’interno di questo articolo analizzeremo nel dettaglio quali articoli sarebbe meglio tenere lontani oppure trattare con tutti gli accorgimenti del caso.

Lavatrice più venduta

Cosa è possibile lavare in lavatrice

L’elettrodomestico più diffuso al mondo è stato creato per accogliere all’interno del cestello gli abiti di tutta la famiglia. Possiede infatti numerose modalità di lavaggio, che consentono di trattare agevolmente capi scuri, bianchi, colorati e delicati, ognuno seguendo delle indicazioni piuttosto universali.

I bianchi

Devono necessariamente essere separati dai neri e lavati possibilmente con del sapone in polvere, che contiene già al suo interno importanti agenti sbiancanti che eliminano gli aloni dovuti al sudore e alle macchie. Lo scopo è mantenere sempre lo splendore iniziale ed evitare che i capi virino verso un antiestetico grigio.

È possibile impostare una temperatura fino a 60 gradi per abiti molto sporchi, anche se il consiglio è fermarsi a 40 per non incappare in spiacevoli inconvenienti.

Gli scuri

Tutti i vestiti tendenti al nero o alle sue sfumature possono essere tranquillamente posti all’interno del cestello, utilizzando un detergente apposito che non permetta al colore di perdere la sua saturazione iniziale. Il rischio è quello che i tessuti possano scolorire, perdendo la loro bellezza data in parte dal tono pieno. Per questo il ciclo migliore è quello dai 30 ai 40 gradi, senza alzare troppo il termometro a disposizione.

I colorati

Si tratta di una categoria piuttosto difficile da trattare, poiché non è mai certo come potrebbero comportarsi alcuni colori all’interno dell’oblò. Il suggerimento è comunque quello di accoppiare cromie simili e inserire sempre un valido acchiappacolore, disponibile sul mercato in un doppio formato. Quello più comune viene venduto in fogli, ma è possibile trovare anche la variante liquida da aggiungere al detergente appositamente comprato.

I capi nuovi, inoltre, andrebbero lavati da soli, così da evitare che possano stingere sugli altri compagni di avventura. La manopola non deve mai essere posizionata sopra i 30 gradi, in modo da permettere la rimozione delle macchie ma non del colore.

I delicati

In questa categoria rientrano tutti quei tessuti che necessitano di particolari accortezze per non rovinare la propria trama.
È il caso ad esempio della seta e della lana, che richiedono un lavaggio estremamente delicato e possibilmente effettuato a freddo.

Un nemico di questa categoria è certamente la centrifuga, che deve essere impostata al minimo per non compromettere le fibre e provocare un restringimento del capo. Il consiglio è anche quello di usare un detergente dedicato, così da ottenere un bucato morbido e profumato. Fanno parte della tipologia anche i capi con applicazioni, come perle o gioielli fissati con ago e filo, che potrebbero staccarsi a velocità troppo elevate.

Cosa non lavare all’interno della lavatrice

Alcuni capi non resistono alle alte temperature o all’azione della centrifuga e quindi sono da tenere decisamente alla larga dall’elettrodomestico.

I cuscini

In particolar modo rientrano in questa categoria quelli che ornano divani e sedie, poiché posseggono solitamente cuciture piuttosto deboli che non possono sopportare cicli veloci. A risentirne è però soprattutto l’imbottitura, che tende a formare grumi interni difficili poi da sciogliere. Il consiglio è quindi quello di leggere attentamene l’etichetta ed eventualmente portarli in una tintoria specializzata.

Le scarpe più delicate

Le scarpe da ginnastica in tela generalmente non vengono danneggiate all’interno della lavatrice, mentre quelle in pelle o tessuti più pregiati non dovrebbero affatto subire questo genere di trattamento. Se si sono formate delle macchie difficili da rimuovere è possibile utilizzare del sapone di Marsiglia a pezzi, da spazzolare delicatamente sulla zona e poi risciacquare con un panno leggermente bagnato, lasciando asciugare l’accessorio in un luogo asciutto all’aria aperta.

Nel caso decidiate di porre comunque delle calzature resistenti nel cestello inseritele preventivamente dentro un sacco in tela ed eliminate del tutto l’azione della centrifuga.

I cappelli con la visiera

Si tratta di un capo particolarmente amato dai giovani e dai bambini che, a causa del sudore estivo, necessita di essere lavato con una certa regolarità. Il suggerimento è quello di procedere a mano, poiché il materiale di cui si compone la visiera potrebbe facilmente rovinarsi a contatto con una grande quantità di acqua o sotto l’azione costante della centrifuga. Attenzione al momento di strizzarli, procedete con delicatezza e solo dove possibile.

La seta

Alcune lavatrici presentano un programma apposito per questo tessuto ma, nel caso il vostro modello non sia dei più aggiornati, è opportuno armarsi di pazienza e lavare il capo in questione a mano, scegliendo un detergente apposito o comunque un sapone decisamente più delicato di quelli standard presenti sul mercato.

Il pizzo

Tutta la biancheria intima di un certo pregio necessita di essere trattata con maggiore delicatezza, procedendo da soli con acqua tiepida e sapone neutro. Si tratta infatti di un tessuto che tende facilmente a rovinarsi, così come a ingrigirsi nel caso di modelli bianchi candidi.

Per ritrovare lo splendore iniziale sarebbe auspicabile porre il prodotto all’interno di una tinozza e aggiungere due cucchiai di bicarbonato, lasciando tutto a mollo per alcune ore. In tal modo le fibre non verranno affatto pregiudicate ma il capo sembrerà quasi come nuovo.

La microfibra

Parliamo di capi costosi e realizzati secondo tecniche particolari, magari tessuti con un filo unico. Un lavaggio aggressivo in lavatrice potrebbe compromettere per sempre la loro funzione assorbente e traspirante, danneggiando il materiale dall’interno.

Per questo è consigliabile porli in acqua tiepida con un detergente neutro subito dopo l’uso, così da eliminare tutte le tracce di sudore e favorire il mantenimento di quelle che sono le caratteristiche peculiari della materia.